Vincenzo Rende, Associazione Sativa Calabria
L’ultima è dell’On. le Regionale, dott. Mauro D’Acri, delegato (non Assessore) all’agricoltura calabrese, proveniente dalla Cia, non quella americana.
L’oggetto è la proposta di legge D’Acri (cfr. Gazzetta del Sud, 18 aprile 2017).
Il Consiglio Regionale approverebbe contestualmente i “ famosi e fumosi” piani di classifica del 2014 (c.a.2017), unitamente a nuovo “ verde orpello” caricato su tutti i detentori di terreni, proprietari e non, comunque ricadenti catastalmente nel comprensorio consortile, vero mantello “francescano”da Paola, non da Assisi!
Tutti, nessuno escluso, dovranno onorare il nuovo balzello!
Il principio quasi “messianico” è il seguente: i succitati hanno avuto ed avranno benefici indiretti per la
sola presenza Consortile!
Come se il Prof. Blaiotta (stimato presidente del Consorzio Alto Ionio) guardando a valle, aleggiasse il Grande Spirito Consortile, distribuendo Valore Aggiunto e Redditi più che bastevoli sui vassalli, proni, sull’attrezzo agricolo.
Quindi, qualunque fondo o appezzamento servito e non, con Miglioramento Fondiario oppure desertificato dovrà assoggettarsi all’iniquo tributo, passato e futuro.
Alla politica, ai sindacati, alle associazioni agricole di “ogni colore ed osservanza elettorale”, ai vari ordini professionali, chiedo: è cosa buona e giusta?
Intanto, notato il silenzio assordante degli addetti ai lavori, ringrazio i Cinque Stelle nella persona degli On. li Ferrara e Parentela per la giusta attenzione al problema.
Per inciso
La Cia di cui sopra riguarda i Consorzi di Bonifica dell’intero territorio, passati attraverso alterne vicende di gestione e di crisi manageriali. Al suo interno, i vertici sempre “selezionati” dalla politica “fai da te”, si avvicendano in funzione dei vari “potenti”.
Ad oggi tali vertici sono “consigliati” dalla Coldiretti e dai propri iscritti, regolarmente eletti, ieri, nel silenzio assoluto delle altre “due Sorelle”: l’associazione agricola Cia e la potente (per capitale fondiario, gestito) Confagri. Queste ultime unite in un Accordo Nazionale sotto altra sigla, AgriInsieme!
…Per cosa, per chi e perché? In pochi conoscono le risposte.
L’ obiettivo!? Tento! L’Agricoltura Calabrese, domani, credo ….
Villapiana, 21 aprile 2017
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